Dulce de leche

September 22, 2014  |  Argentina, Food & Cook, Viaggi  |  No Comments

Io non amo le cose troppo zuccherate.
I dolci mi piacciono, ma non è che sono proprio goloso. Mi piacciono i cornetti con la crema, mi piacciono le pastarelle e piacciono le torte.
Il caffè però lo bevo senza zucchero e l’unico pacco di zucchero che ho a casa penso che sià lì solo per gli ospiti.

Fatta questa premessa, in Sud America ho incontrato la mia nemesi. In ogni biscotto che ci davano per colazione, in ogni snack che ci davano sui bus ed in ogni caramella simpaticamente offerta c’era il Dulce de leche.

In sè non sembra essere una cosa pericolosa… in realtà questo dolce di latte è una roba collosa dalla consistenza melliflua e dal sapore melassoso.

Una vera e propria trappola.

Il controsenso è enorme. Ma ti pare che nella patria dei Gauchos, dove gli uomini devono essere Hombre (con la H maiscuola), dove si masticano le foglie di Coca e si beve il Matè….tutti vadano matti per le caramelline di melassa ???

P.s.
Fonte wikipedia:
Il dulce de leche (‘dulðe de ‘letʃe) in spagnolo o doce de leite in portoghese, è un dessert a base di latte. È un dolce tipico argentino, ma viene usato molto anche in Brasile, in Paraguay e in Uruguay ed è molto popolare in gran parte del Sud America. Viene preparato facendo cuocere a lungo il latte e lo zucchero fino a ottenere una crema, e il suo sapore è molto simile a quello delle caramelle al mou

Iguazù (Catarattas), ma il Garganta del Diablo è chiuso

September 18, 2014  |  Argentina, Viaggi  |  No Comments

Le recenti piogge torrenziali che hanno colpito il Sud America hanno causato molti danni ad Iguazù.
Per alcune settimane sembrava quasi che il parco intorno alle cascate fosse chiuso. Ho scritto direttamente all’ufficio informazione del Parco ecco la loro risposta:

Iguazu National Park never closed it doors, durind the flooding the circuits were close for safety reasons.
Garganta del Diablo Circuit are close for the next weeks for reparationes.

In effetti la visita è stata molto bella, ma abbiamo preso anche tanta acqua.

Spettacolare Valparaiso

September 14, 2014  |  Chile, Viaggi  |  No Comments

Una città particolare.

E’ un porto,
nasconde bellissimi murales ad ogni angolo di strada,
è distribuita su vari colli,
in certi punti si avvicina molto ad una favela (più ci si allontana dal mare e si sale in collina più è pericolosa).

Benvenuto a Valparaiso….

Tante altre foto di Valparaiso qui

Il Lomito

September 13, 2014  |  Chile, Food & Cook, Viaggi  |  No Comments

Wikipedia dice
“El lomito o sándwich de lomo es un sándwich típico de la gastronomía de Argentina,1 (por ejemplo, en la región de Cuyo y la provincia argentina de Córdoba es muy popular). Su forma habitual de consumo consiste en un trozo de lomo de ternera fileteado, queso, jamón, huevo frito, tomate y condimento entre dos panes que puede estar levemente tostados.”

A Valparaiso ho preso una variante del Lomito presso la catena El Guaton. Una quantità di cibo abominevole che non sono nemmeno riuscito a finire…
Un panino preso in 2, ma le patatine sono avanzate…
La cosa che mi ha stupito è l’avocado… l’accoppiata carne avocado è deliziosa ed era la prima volta che la provavo.

Combattere l’altitudine in Sud America

September 10, 2014  |  Argentina, Chile, Consigli di viaggio, Viaggi  |  No Comments

Qualche suggerimento per combattere l’altitudine in viaggio.
Partendo dal fatto che di famiglia soffriamo di pressione alta nella preparazione del viaggio in Sud America mi sono premunito come possibile. A priori non sapevo l’altitudine che avrei raggiunto ed il tipo di sforzo cui sarei andato incontro (trekking, scalate, passeggiate, fatiche di tavola ?).
Alla partenza mi sono portato dietro il Diamox un farmaco che più persone mi hanno segnalato e di cui il mio medico mi ha poi confermato l’utilizzo.

Il mal di testa è solitamente il primo sintomo del mal di montagna.
Ci sono anche:
- Anoressia (perdita di appetito), nausea o vomito
- Fatica o astenia
- Vertigini o senso di stordimento
- Insonnia
- Irritabilità

Il Diamox l’ho preso nelle giornate in cui ero alle altitudini maggiori (sui 4000 metri), negli altri giorni tante bevande, alcolici limitati (non si poteva dire no al vino di Mendoza..), ed ho preso a ripetizione foglie di Coca donate da una signora incontrata a Tilcara.

La posologia d’uso è semplice. Prendere una manciata di foglie metterle in bocca senza masticare e succhiare piano piano la saliva. Per tutto il giorno cominciando dalla mattina.
Il sapore cambia ogni volta. Dipende dallo stato del corpo, della mente e dall’altitudine.
Alla fine le foglie sono effettivamente servite.

In certi momenti infatti la testa girava ed ogni passo stancava molto. In particolare quello che ho sofferto di più sono stati i viaggi in cui si passava bruscamente da un’altitudine all’altra. Il mal di testa era scontato.

Nota: fare attenzione alle frontiere tra Argentina e Chile. Per qualche motivo se non la metti ad almeno 4000 metri di altezza non è una vera frontiera….

Qualche fonte:
- http://www.traveldoctor.co.uk/altitude.htm

Ostelli in Argentina e Chile

September 10, 2014  |  Argentina, Viaggi  |  No Comments

Molti pensano che stando in ostello si debba per forza dormire in strutture sporche e fatiscenti.
Si succede non lo metto in dubbio, ma spesso se ci si riesce ad organizzare per tempo leggendo bene le recensioni online si trovano anche delle piccole perle.
Ecco il top dei posti dove abbiamo dormito in Sud America.

Montevideo – Macanudo hostel

TilcaraMalka hostel



Valparaiso – Allegretto hostel

San Pedro de Atacama – Hostal rural


Bitter Melon maturo…

September 8, 2014  |  Ambiente e Permacultura  |  No Comments

Una nuova sorpresa dal Bitter Melon (anche detto Momordica charantia vedi Wikipedia) che sto coltivando in balcone. Dopo aver esplorato in lungo e largo il balcone oltre i 5 metri di altezza, aver prodotti simpatici zucchinoni verdi bitorzoluti ed amari, adesso è passato all’ultima fase evolutiva. Un frutto è diventato giallo e poi si è aperto completamente lasciando intravedere al suo interno una poltiglia rossa con i semi. E’ una scena un po’ pulp visto che per colore e consistenza sembra carne umana… Questa parte però fortunatamente non si mangia..

La cosa che fa sorridere è che una pianta tropicale possa sopravvivere così facilmente anche a Roma…
L’ho sempre detto che il clima stava cambiando…


Bitter melon grows in tropical areas, including parts of the Amazon, east Africa, Asia, and the Caribbean, and is cultivated throughout South America as a food and medicine.
The young fruit is emerald green, turning to orange-yellow when ripe. At maturity, the fruit splits into three irregular valves that curl backwards and release numerous reddish-brown or white seeds encased in scarlet arils. The Latin name Momordica means “to bite,” referring to the jagged edges of the leaves, which appear as if they have been bitten. All parts of the plant, including the fruit, taste very bitter.

Source: Tropical Plant Database

La pianta è comunque molto interessante e questa pianta è utilizzata in tante culture diverse come piante officinale