Oradea

Oggi mi gusto la bella città di Oradea…beh almeno nn piove che con l’acqua che faceva ieri è già qualcosa. La colazione è lentissima c’è una famiglia che si alza e se ne va. Ho un appuntamento con il tizio che mi ha fato una mano ieri sera verso le 11. mi faccio un giro. Passo all’aqenzia che dovrebbe fornire informazion scopro che sono finiti per sbaglio sulla guida della Lonelly Planet. Mi scuso e vo via.
Panico al ritiro dei soli con il bancomat mi da un messaggio di errore. forse è finito il credito  Nn lo so ma già mi vedo il film . Terrore. Al terzo bancomat l’emergenza rientra…forse si trattava solo del circuito sbagliato ?
Speriamo bene cmq accatto i soldi. Torno all’appuntamento con Caril. Gli offro un caffè e mi da un sacco di dritte .
Ad esempio mi dice che è meglio prendere l’autobus per andare alla stazione di Baia Mare partendo dalla stazione dei treni. Mi dice anche che è meglio andare a Baia Mare invece che a Satu Mare. Mi parla anche delle famose terme di Oradea e di come li cresca il loto a causa di un microclima particolare. pare che cresca solo ad Oradea e vicino al delta del Nilo. Mah magari da controllare
Pare un ragazzo molto intelligente visto che ha tre lauree e che sua moglie sta conseguendo un Phd a Parigi. E’ molto fiero delle sue origini e sembra anche che abbia viaggiato molto.
Ci lasciamo perchè lui deve andare ad un incontro di lavoro e io invece me ne vo alle terme. Seguo le sue indicazioni. Passo con l’autobus davanti a due mercati cittadini. Affascinanti. Alla fine prendo un altro bus e l’autista è un ragazzo simpatico che parla italiano. Ha lavorato tre mesi in Italia. Non ricordo esattamente cosa ci siamo detti ma sembrava simpatico. Scendo davanti alla famosa piscina. Il problema però sembra quello di entrare, cirumnavigo la zona cercando un ingresso. Alla fine però mi sbaglio ed entro nel centro termale povero. Esco e poi me ne vado a quello ricco. Un piccolo problema…mi manca l’asciugamano. Cammina cammina e trovo una ragazza che vende un sacco di articoli da mare. Devo essere buffo perchè mi ride in faccia…barriere della lingua.
Cmq alla fine mi compro un asciugamano abbastanza brutto. Ce ne stavano solo due e l’altro era con una a zizze di fuori…Pamela dieci anni fa. Alla fine vado al centro termale ricco. E’ comunque abbastanza triste se paragonato all’opulenza dei centri di Budapest. Architettura fatiscente e mancano anche gli asciuga capelli. Non mi sento molto sicuro a lasciare le cose al guardaroba e quindi non mi godo in pace le poche piscine del centro termale.
Sembrano esserci tutti casi umani, giovani e vecchi. Boh magari sarà per le proprietà curative del posto. Allla fine mi faccio un paio di immersioni e poi mi dedico alla fase di asciugatura piazzandomi al baretto mangiando 5 mici più pane più patate fritte. Mi godo il pranzo.Comincio a rientrare…tanto del loto non me ne frega nulla. Dopo una rapida pennica in albergo mi dedico al famoso museo in cui a detta di Caril potrei spendere un giorno intero. Il museo non è male ma gli inservienti sembrano quasi scocciati della mia presenza. Accendono le luci al mio ingresso in una sala e le spengono quando ne esco. Mi era successo anche a Cluj. Molto triste per come la cultura è trattata da queste parti. Alla fine torno in albergo per una sana doccia…chissà quante schifezze avevo addosso dalle terme.
Dopo uno scambio di sms Caril mi invita ad una cena a casa dei suoi genitori. Già mi pregusto una ricca cena a base di specialità del luogo. ma mi sbaglio di grosso…. Il venerdì nella tradizione ortodossa praticamente non si mangia nulla. La madre di Caril è in convalenscenza quindi gli ospiti sono il padre di Caril e la loro coniglietta. Per cena mi offrono un cetriolone insaporito fatto in casa. In pratica lo tira fuori da un grosso barattolo dove lo teneva a mollo insieme a del pane e delle spezie. Nn male. Mi fa anche bere unvino fatto in casa che a stomaco vuoto è una grossa mazzata. Condisco il tutto con del pane un pomodoro e qualche melanzana gratinata del giorno prima. Il giorno dopo avrò i crampi per la fame….il padre parla poco Caril deve tradurre. Vengo a sapere che la Romania è la quarta nazione per numero di perdite subite durante la seconda guerra mondiale. Erano dalla parte dei vincitori ma alla fine sono stati fregati a causa di un cattiva politica. Adesso sono sul lastrico.  Finisce la cena e me torno verso casa. Sono stanco e non mi va di sedermi a ristorante. Cerco un qualunque fas food, kebab o altro che dia cibo… ma niente. Stasera dieta. Alla fine la serata si risolleva con la visione di un film classico in lingua inglese. “La vita a modo mio” di Paul Newman.


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