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Motala – Borensberg (24 luglio 20km)
July 28, 2011  |  Bicicletta, Svezia, Viaggi

Giornata di relax sotto la pioggia. Ha piovuto tutta la notte e sono abbastanza preoccupato su quello che potrò fare. La signora della pensione dove dormo in zona Varamon mi ha detto di fare come se fossi a casa e di rimanere fino alle 13-14. Mi sembrerebbe però di perdere tempo.

Mi sarebbe piaciuto rimanere e gustarmi la vita nella spiaggia del lago, ma con questa pioggia è inutile.
Faccio colazione con gli altri ospiti della pensione e mi diletto a capire come funziona la macchina da caffè locale. Usa i filtri per il caffè come quelle canadesi, ma non so perché al mio tocco produce solo caffè color terra e dello stesso sapore.

Mi decido comunque a partire. Prima tappa all’ufficio informazioni per scroccare la connessione internet e chiedere informazioni. La ragazza alla reception è la stessa un po’ scorbutica del giorno prima. Le racconto però che ha rischiato di trovarmi in casa visto che i suoi genitori, sbronzi, incontrati la sera prima mi avevano quasi adottato.

Nel frattempo blocco un ostello per la sera. Prevedo una tappa breve anche perché il percorso sarà anche lungo il canale di Gota quindi niente asfalto e solo strada di campagna. Sono comunque fortunato e piano piano smette di piovere.

Il primo stop della giornata è per vedere l’autoscontro locale. Da tutta la Svezia vengono a Motala per le tradizionali gare di corsa nel fango. Macchine scassatissime si scontrano durante una corsa che ricorda quelle americane. La gente assiste dalla collina a gare che si susseguono tutta la giornata. Il prezzo di 100 corone mi invita a gustare lo spettacolo per pochi minuti da un buco della recinzione.

Poi mi dedico alla strada che mi hanno consigliato. Lungo il canale ma nell’interno. Molto bella e poco trafficata. Un altro assaggio di campagna svedese.

In questo caso le indicazioni non mancano. In alcuni casi ne ho trovate anche troppe…

Dopo qualche pausa forzata arrivo pigramente a Berensborg nel primo pomeriggio e poi mi incammino verso l’ostello Vandrahem che ho trovato.

E’ molto carino ed è situato in una vecchia fabbrica di bottiglie (http://www.glasbruket.eu/)
During the 1920s, it was about. 70 workers at the mill and they made ca. 3 million bottles of beer annually.
Si raccomandano di non camminare a piedi scalzi. Ci potrebbe ancora essere qualche scheggia di vetro.
Riesco anche ad ottenere uno sconto sul prezzo iniziale. Gli svedesi sembrano apprezzare i viaggiatori minchioni in bicicletta.
Alla fine mi danno una singola per 270 corone contro le 370 inizialmente richieste.


La giornata procede poi serena con un primo pasto al chiosco locale con un hamburger e patatine ed una successiva tappa al supermercato per fare la spesa per i giorni successivi.
Per la prima volta da giorni mi concedo un riposino pomeridiano prima di dare uno sguardo alla prima delle tante chiuse sul canale di Gotland che vedrò nei giorni successivi.
Per cena torno allo stesso posto e questa volta mi concedo un piatto Thai. Incredibile a dirsi ma in Svezia la cucina thailandese è popolarissima. Si è creata una strana simbiosi Svezia -Thailandia. Esistono pochissimi ristoranti cinesi e tantissimi thai.
Non ho trovato molte risposte a questo strano legame. Mi hanno detto che gli svedesi apprezzano la popolazione thailandese perché sempre sorridente. Boh.
Una ragazza che ho conosciuto a Linkoping era stata addirittura 3 volte in Thailandia e mai a Roma….

Il posto dove ho cenato poi era gestito da una coppia lui bisonte svedese lei minuscola thailandese.


Piatto ottimo, ma la pioggia non perdona. L’ostello è ad un paio di chilometri da Berensborg e per tornare devo passare per il vialetto lungo il canale. Sebbene bardato mi inzacchero tutto di pioggia, fango e sabbia.

Una sabbia finissima che non si staccherà più dalla catena della bici.


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