Tutto bene sono arrivato nell’ostello a Washington.
Si tratta di un viaggio non dichiarato… ma siamo nella capitale dello spionaggio. Ce sta er Pentagono e pure la CIA quindi una missione sotto copertura era il minimo…
L’ostello non è male molto pulito e gestito da madre e figlio lituani che passano il tempo con un gioco tipo playstation dove suonano in un band musicale…
Il ragazzo ha una chitarrina e la madre pompa alla batteria…
Vabbè…
Programma del pomeriggio è andare a citofonare alla Casa Bianca e vedere se Obama magari è in casa…
Nel caso peggiore toccherà parlare con George…
Nel mio passato ci sono antichi trascorsi da giocatore di beach volley… ma parliamo di quando avevo 18 anni. La mia scheda tecnica, redatta da Boccione mitico bagnino del Lido Beach di Ostia, diceva:
Giocatore generoso non particolarmente dotato tecnicamente. Media elevazione, dotato di buono spunto e pronta allo su ogni pallone. Adatto esclusivamente a partite parrocchiali con a causa di un carattere alla John Mcenroe ( vedere link con video esplicativo).
Non potevo quindi tirarmi indietro in una sfida 2×2 insieme ad Angelita contro una coppia di ragazzi tedeschi che hanno come unico hobby il beach volley (giocano anche di inverno all’aperto e sotto la pioggia).
Sebbene appesantito dal seguente panino (250 grammi di carne più salse), patatine e da 1 litro di birra consumati manco un’ora prima ho mostrato, tra un rutto e l’altro, alla teutonica coppia gli antichi fasti della pallavolo all’italiana…
Come in occasioni di altri grandi confronti i tedeschi si sono dovuti inchinare ed alla fine hanno rosicato. Nella seconda partita contro un’altra coppia ci siamo invece dovuti inchinare… ma è stata un’utile esperienza. Ho scoperto che il corpo umano è in grado di trasudare senape e birra…
Tra le tante cose viste a Berlino c’è stato il Jewish Museum a Berlino. Mi è capitato viaggiando spesso all’est di andare a vedere i musei dedicati allo sterminio degli ebrei e quando ero piccolo sono stato anche a Dacau con i miei genitori.
Chiamiamola una sorta di auto imposizione alla memoria che mi costringo a fare. So che è pesante, so che probabilmente mi farà stare male, ma tocca farla.
Innanzitutto il Jewish museum è messo ad una ignota fermata di metro a circa 1 km dal check point charlie in mezzo al nulla. A pensare male si fa presto, ma cmq intorno a sto museo nn ce stava proprio nulla e pure il vicino snack bar era chiuso…
Dopo aver visto il Pergamon e l’isola dei musei devo dire che mi sembra una collocazione abbastanza triste.
A differenza di altri musei che avevo visto in giro, come ad esempio lo scioccante museo di Riga, il museo di Berlino mi è sembrato più un centro della cultura ebraica. Ovviamente ha tutta una parte dedicata alla guerra ai campi di concentramento, ma cerca di concentrarsi più sulla storia degli ebrei dai tempi antichi fino ad oggi.
La visita è stata abbastanza tranquilla fino a quando non siamo entrati in due installazioni artistiche permanenti.
La prima dava un fortissimo senso di claustrofobia. Si entrava in un grosso stanzone grigio dal soffitto altissimo (20 metri ?) e buio ad eccezione di una finestra posta in alto che illuminava le mura grigia. Una volta chiusa la porta non si sentiva alcun rumore in questa stanza.
La seconda installazione era ancora peggio. Ecco una foto
ed un video. Immaginate un grosso stanzone in cui ad ogni passo si cammina su volti stilizzati in dischi di metallo. Lo stridio che si sente è dovuto al camminare su questi volti…
Sito web del museo: http://www.juedisches-museum-berlin.de
Un piccolo riassunto del viaggio in Germania con il percorso seguito ed alcuni costi sostenuti.
Percorso
5 agosto Roma -> Stoccarda -> Gottinga
6 agosto Gottinga -> Freudstein -> Baden Baden -> Karlsruhe
7 agosto Karlsruhe -> heidelberg -> Colonia
8 agosto Colonia
9 agosto Colonia -> Francoforte -> Fulda
10 agosto Fulda -> Gottinga
11 agosto Gottinga
12 agosto Gottinga -> Berlino
13 agosto Berlino
14 agosto Berlino
15 agosto Berlino -> Roma
(disponibile anche in versione Google Maps)
Aereo
Per quanto riguarda l’aereo avevo prenotato una decina di giorni prima il volo di ritorno da Berlino (Easyjet a 85 euro comprese tasse) e poi ho cercato un buon posto per l’andata Stoccarda (Germanwings 69 euro comprese tasse).
Ottimo il volo di andata con Germanwings, il ritorno con Easyjet è partito con un’ora di ritardo, siamo stati trattati come bestiame (nessuna informazione, cambio all’ultimo del gate, imbarco lentissimo senza alcuna motivazione) ed ha ballato molto al ritorno.
Auto
Arrivato all’aereoporto ho preso un auto (Operl Corsa 1.2 che aveva percorso solo 150 chilometri) prenotata con la Europcar 8 giorni a chilometri illimitati con formula assicurativa totale (tolto la franchigia) è costata 233 euro circa 29 euro al giorno.
Totale 1700 km percorsi.
Da notare che le autostrade tedesche sono spettacolari. Nessun pedaggio e nessun limite di velocità. Unica cosa strana è che ci sono pochi autogrill (rispetto a quelle italiane), ma ci sono molte aree attrezzate con bagni.
Attenzione alle uscire sulle autostrade.. in alcuni casi non è stato proprio semplice orientarsi vedi Francoforte che è un incrocio di tante autostrade.
Consiglio di non riconsegnare la macchina al centro di Berlino (Alexander Platz) come abbiamo fatto noi. All’ostello poi siamo arrivati a piedi ma arrivare al noleggio Europecar è stato molto difficile con già 5 ore di guida alle spalle. Berlino è enorme e abbiamo girato molto a vuoto. Da notare che poi trovare un benzinaio per fare il pieno per la riconsegna è stato ugualmente fastidioso.
Dormire
Per quanto riguarda il dormire abbiamo dormito in hotel molto carini ad un prezzo medio tra i 65 e gli 85 euro per una doppia, tutti in posizione molto centrale. In alcuni casi abbiamo cercato direttamente nelle città una volta arrivati la sera in qualche caso abbiamo telefonato nel pomeriggio. Sicuramente si sarebbero potute trovare sistemazioni più economiche, ma probabilmente defilate dai centri storici (dopo una giornata alla guida voglio poter lasciare la macchina ed ingozzarmi in santa pace prima di una passeggiatina digestiva).
Molti hotel mettono gratuitamente a disposizione biciclette per gli ospiti. Da provare assolutamente visto che la Germania è completamente attrezzata con piste ciclabili.
A Berlino invece abbiamo dormito in un bel ostello (il Wombat vicino alla metro Rosa Luxemburg) a 19 euro a notte in camerata da 6 con bagno e doccia.
Lista alberghi
Tubinga: Hotel garni Kupferhammer (mappa) hotel famigliare con simpatico ragazzone alla reception
Karlsruhe: Blankeburg hotel (sito web – mappa) biciclette a disposizione e sauna all’ultimo piano
Fulda: Hotel Peterchens Mondfahrt (mappa) stanza molto bella ed eccellente la colazione
Gottinga: Hotel Blaue Orange (sito web – mappa )
Berlino: Wombat hostel (sito web)
Mangiare e bere
Per quanto riguarda i pasti invece è andata molto bene.
Di norma prendevamo un piattone unico come main course a testa ed io allagavo il tutto con un litro di birra. Non mi sembra di aver mai pagato più di 18 euro a testa a cena, in media stavano sotto i 15 euro ed erano porzioni molto abbondanti. Da notare che un bel boccale di birra (0,5) costava tra i 2 ed i 3 euro. In proporzione costava molto più un bicchiere d’acqua.
Nota per il caffè ovvero l’unica cosa veramente costosa trovata. Un espresso che in realtà era un caffè lungo non particolarmente buono costava tra 1.60 e 1.90 euro .
P.s. L’acqua delle fontanelle di norma non è potabile a meno che non sia scritto il contrario…
Musei
Musei ed ingressi vari abbastanza economici sicuramente molto più che a Roma. L’ingresso al Pergamon museum di Berlino costava 12 euro, ma pagandone 3 in più si aveva l’accesso per una giornata a tutti i musei dell’isola dei musei.
La cucina tedesca si distingue per la leggerezza della propria cucina e per la fantasia degli ingredienti…
In pratica è un trionfo di carne di maiale o vitello in tutti i modi, patate e salsine pesanti di pseudo yogurt ed erbette…
Si passa dalla famosa Wiener Schnitzel ovvero la carne alla viennese ai famosi wurstel per concludere con il tanto desiderato Schwein Axe ovvero uno stinco di maiale con una carne tenerissima.
Lo Schwein Axe in particolare rappresenta una dei miei sogni fin da bambino. Questo piatto famoso per mole e leggerezza mi è rimasto in testa fin da quando a 11 anni venivo con mio padre in Germania.
Siamo riusciti a soddisfare questo mio desiderio in un tipico ristorantino bavarese a Gottinga…
La Wiener Schnitzel invece è quasi l’equivalente della nostra cotoletta alla milanese se non fosse che la carne è molto più buona e la dimensione + 3 volte quella nostra.
In particolare a Colonia su indicazione del fratello di Setarè siamo andati in un locale specializzato in questo piatto. Si passava dalla versione classica alla versione con panatura ripiena di qualsiasi altra cosa….
Enorme..
Sfogliando internet ho anche scoperto che in realtà la vera ricetta della Wiener Schintzel prevede
“una fetta di vitello impanata e fritta nel grasso di maiale o nel burro , il quale alla fine – secondo la ricetta originale – dovrebbe esserci versato pure sopra.” fonte wikipedia
Di seguito qualche foto di quello che mi sono mangiato
P.s.
Nel finale ci sono anche un paio di piatti tipicamente non germanici… Quella sera a Berlino eravamo andati a mangiare vietnamita in un ristorante iper consigliato dalla Lonely Planet e anche da un ragazzo londinese incrociato in ostello. Ci aveva detto che era addirittura meglio di quelli che ci sono a Londra… ed a Londra ce ne sono tanti…
Alla fine niente male, ma temo che toccherà andare direttamente in Vietnam a sentire i sapori locali
P.p.s
Da qualche parte ci dovrebbe essere anche la foto della locale zuppa che avevo preso per stare leggero.. Dentro ci stavano peperoni e wurstel…
Ecco la foto
Sono rimasto índietro con i post… cercherö di mettermi in pari al piü presto per raccontare la mia gitarella in Germania.
Dopo aver zonzolato alcuni giorni tra cittä e cittadine banchettando a birra e maiale ci dedicheremo nei prossimi giorni all´esplorazione di Berlino…
Sabato scorso (26 luglio) una serie di incendi dolosi hanno colpito la pineta di Castelfusano ad Ostia.
Come già 8 anni fa la cosa mi ha scosso e sono subito sono andato a vedere cosa stava succedendo, ma andiamo con ordine.
Una grossa nube nera è apparsa nel cielo già verso le 12 di sabato. Dopo un pranzo veloce dai miei genitori sono andato verso le 13 a vedere cosa stava succedendo insieme a mio padre.
Sebbene la Cristoforo Colombo fosse già bloccata all’altezza dei primi semafori di CasalPalocco passando attraverso strade interne siamo arrivati fino a Via Canale della Lingua ed abbiamo visto concretizzarsi le supposizioni fatte..
Era proprio la pineta che andava a fuoco.