A me nessuno mi comanda…
May 27, 2008  |  Stuff

Sabato sera missione Stadio Olimpico per assistere alla finale di Coppa Italia tra Roma ed Inter. Biglietti in Monte Mario pagati uno sproposito ma certi lussi ogni tanto si possono anche prendere.
Ovviamente la mia visita allo stadio non aveva nulla a che fare con gli interessi di tipo calcistico ma si concentrava essenzialmente su un’analisi degli usi e costumi del tifoso…
Io normalmente sono molto equilibrato e mai e poi mai potrei lasciarmi andare agli eccessi tipici dei bruti da stadio …….
Per farla breve io quando si tratta della Roma divento una bestia, na specie di trasformazione in licantropo.
Innanzitutto appena arrivati allo stadio io e Gianpaolo abbiamo incrociato Rodrigo Taddei. E subito è scattata na foto.

Poi è cominciata la lunga ricerca del posto numerato.
Stavolta però la situazione era complessa. Mischiati nella folla ci potevano essere anche tifosi dell’Inter…quindi bisogna stare con gli occhi ben aperti.
Ho passato circa venti minuti prima dell’inizio della partita a studiare chi era seduto intorno a me per valutare eventuali pericoli. Se voglio inveire contro giocatori ed arbitro voglio essere libero di farlo senza alcuna remora.

  • Quelli con le sciarpe della Roma, le signora buzzicone con la radiolina, quelli che portavano fave o panini cor salame andavano bene. (per la cronaca noi avevamo un kebap, salame, tarallucci, un arancino e della specie di polpette di pollo speziate).
  • Quelli senza sciarpa e magari vestiti da fighetti era dubbi. Molto dubbi.

Piano piano la situazione si è tranquillizzata ed anche il trio nonno, padre e bambino interisti si sono alzati e se ne sono andati in cerca di un altro posto.
E’ bastato uno scambio di sguardi deciso e sincero con il ragazzino, che aveva osato alzarsi e fare gestacci alla curva sud, per fargli capire che avermi alle spalle non era prudente.
(in realtà il ragazzino ha commesso il grave errore di guardarmi mentre con gli occhi iniettati di sangue e brandelli di salame in bocca urlavo “Un solo grido un solo allarme Milano in fiamme Milano in fiamme…”…)


La partita è stata avvincente e molto sofferta.
Buona parte degli interisti in incognito hanno capito che con me nn si poteva scherzare visto che inveivo in modo delirante ad ogni fallo, presunto fallo o semplice spostamento d’aria da parte dei giocatori interisti.
Per la cronaca ecco qualche coro e canzone da stadio.

  • Roma Roma Roma
  • Tutti a casa ale
  • Un capitano c’è solo un capitano
  • We are the champions
  • e per concludere Roma Roma Roma

Ma la parte più bella è stata il finale con il dopo partita. Dopo essere rimasti dentro lo stadio un bel po’ anche alla fine della partita uscendo ci siamo accorti che avevamo il bus dell’Inter a pochi metri.
Non ci siamo potuti trattenere dal rimanere per esprimere a Mancini il nostro apprezzamento per i risultati conseguiti in carriere (come la juve voi siete come la juve).
Nell’attesa di poter manifestare solidarietà anche ad altri giocatori come Chivu, Cesar, Stankovic e Viera c’è stato un piccolo parapiglia tra uno stewart anziano ed un ragazzotto della Roma. Lo stewart voleva far allontanare il tifoso. Non si è venuti alla mani, ma il ragazzotto ha espresso tutto il suo frasario del bullo di periferia. Ad un certo punto è intervenuto il capo degli stewart che ha calmato la situazione, si è scusato per l’intervento dell’altro stewart che era stato fuoriluogo.
Data la presenza di un cordone di poliziotti non c’era possibilità di fare nulla di male ai giocatori dell’Inter oltre alla sopracitata manifestazione di solidarietà.
Cmq in tutto questo il ragazzotto che già di suo aveva qualche problema (tipo un incidente grave alla faccia) nel manifestare il suo mantra da uomo duro ha detto delle parole che rimarrano scolpite…

Ragazzotto: @#@# ma questo che vole io non c’ho na donna da cui prendere ordini. Io ordini non li prendo da nessuno!!
(e fin qui andava benissimo era proprio un ritratto da duro)

Ragazzotto: @#@# a me mi comanda solo mi madre…
(E con questo ha perso molto del suo fascino da strada, ma ha aperto molti spiragli per una riflessione sul maschio italiano…)

Ovviamente il ritorno è stato delirante a passo d’uomo a scaricare il clacson tra un coro e l’altro….

P.s.
Non so come sia successo. In effetti è proprio strano, ma ho trovato un video su youtube sulla partita contro l’inter e ci sono dentro anche io. Fa una strana impressione rivedersi. La qualità è pessima comunque penso dovrebbe essere facile identificarmi…
http://it.youtube.com/watch?v=AOQCK3lMGEY


3 Comments


  1. Accidenti: ho capito!!!! Era il figlio di Vladimir Luxuria!! Teribbbbbile

  2. visto che era licantropo due bei “massaggi” sul collo dell’interista davanti potevi darglieli, anche s’era un ragazzetto..
    ps: ma quindi sei tifoso giallorosso?? non s’era ancora capito bene…

  3. Le famose regole del tifoso minchione sentenziano che in queste casi è meglio un po’ di sana violenza psicologica. Uno scappellotto può innescare una rissa ed essere poco educativo.
    L’occhio iniettato di sangue ed i brandelli di salame dalla bocca invece rimarranno scolpiti nella sua mente negli anni a venire….
    Riguardo il discorso tifoso giallorosso o meno mi definerei un quieto simpatizzante….

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