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Scarpe da casa e scarpe da toilette
January 28, 2008  |  Giappone, Viaggi

In Giappone non si possono portare germi in casa. E’ la regola. L’ingresso in una casa o in un albergo ha sempre una pedana. Nella sezione in basso ci si tolgono le scarpe, poi si mettono delle ciabattine e si può entrare in casa. All’inizio bisogna un po’ forzarsi ma poi diventa naturale. Oltretutto è un sistema molto intelligente per tenere la casa pulita. Penso che tutto nasca dalle vecchie case tradizionali fatte con i tatami, pannelli rettangolari affiancati fatti con paglia di riso intrecciata e pressata, e dalla difficoltà nel pulirli.
I giapponesi però poi non si fermano solo a questo. Oltre alle scarpe da casa esistono anche le scarpe da cesso…
Ovvero si apre la porta del bagno si lasciano le scarpe da casa si mettono le ciabatte da cesso e ci si mette in posizione. Una volta finito con un salto all’indietro si lasciano le scarpe da cesso in bagno e si riprendono le scarpe da casa.
La pratica è abbastanza noiosa e richiede in alcuni casi doti ginniche non indifferenti (se il bagno è piccolo).
Le scarpe si differenziano oltre che nell’uso anche nella tipologia. Quelle da cesso normalmente sono plastificate e dure, quelle da casa sono più morbide.
Anche questa usanza riflettendoci è sicuramente civile, ma un po’ più difficile da rispettare.

Quando si è rintronati dal viaggio, semplicemente addormentati o in cerca rapidamente di una toilette la finezza della scarpa da utilizzare non è così scontata…

In molte occasioni mi sono ritrovato ad entrare di slancio nel bagno con le scarpe da casa..
Una volta uscito ho sicuramente contaminato l’ambiente , ma nessuno se ne è accorto..
Una volta però a Yufuin di mattina in un bel albergo, dove servivano una spettacolare colazione senza caffè, ho commesso il peccato mortale…

Ero insonnolito e quindi non ci ho fatto caso. Era mattino abbastanza presto e mi muovevo cercando di fare meno rumore possibile. Le scarpe però facevano un sacco di casino sul tatami e nei corridoi. Sono andato al bagno al piano, poi alle docce, poi sono sceso a vedere se si poteva far colazione etc…
Era abbastanza presto ma io poi dovevo prendere un treno, quindi ho fatto avanti ed indietro un po’ di volte.
Poi ho incontrato un signore simpatico che mi ha sorriso.
Dopo mezz’ora ho capito….
Ero andato al bagno, avevo cambiato le scarpe da casa con quelle da cesso, avevo fatto le mie cose, ma poi preso dal sonno non le avevo ricambiate…
Ecco perchè facevo tutto quel rumore…
Posso solo immaginare il disgusto che devono aver provato gli altri avventori del hotel vedendomi andare in giro smerdandogli i corridoi di germi….


2 Comments


  1. ciao andrea!
    ho scoperto i tuoi “racconti dal mondo” ieri sera mentre cercavo qualcosina su peniche..parto il 26 per peniche appunto sperando di riuscire a scrivere qualcosa per la tesi..
    volevo da te qualche consiglio sui posti da visitare nei dintorni e non, tanto sto via fino ad agosto.
    veramente belle le foto,complimenti!
    mariaelena,lecce

  2. Grazie,
    proverò a scriverti in privato appena trovo un attimo di tempo.

    Andrea

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