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Ecatombe di pedoni e ciclisti
April 24, 2012  |  Bicicletta, Stuff

Negli ultimi mesi è aumentata notevolmente la percentuale di persone uccise sulle strisce pedonali o alla guida di una bicicletta.

A me è successo in passato di rischiare più volte la vita sia come pedone sia come ciclista.

Qualche volta ammetto di essere stato avventato io, in molti casi però la colpa era dell’automobilista.

Questa mattina è ho rischiato di nuovo di farmi male. Ero in bicicletta e mi stavo portando al centro della carreggiata perché dovevo girare sulla sinistra. Ero su una strada poco trafficata ed avevo comunque segnalato con il braccio il fatto che mi stavo spostando. In quel momento sono stato superato a sinistra da una macchina rombante che per superarmi è andata contromano sull’altra corsia proprio mentre stavo iniziando a girare.

Io mi sono spaventato e l’ho mandato a quel paese, la macchina ha continuato ad andare ma la persona alla guida era convinta di aver ragione gesticolando agitata.

Tutto il viaggio in metropolitana è stato di riflessione.

Perché in questo paese stiamo sempre andando più allo sfacello perdendo ogni minima sorta di senso sociale ed educazione civica ? In un momento di crisi in cui ci potrebbe essere un minimo di spinta di aggregazione invece assistiamo alla tendenza al disprezzo ed al tentativo di prevalere sugli altri in ogni occasione.

Più le cose peggiorano più mi sembra che la gente si sfoghi alla minima occasione.

L’automobile è il mezzo perfetto per far sfogare le persone represse. Protetti da un po’ di metallo sfrecciano rombanti cercando di affermarsi sugli altri.

La velocità è percepita come libertà.

Sorpassi, precedenze e semafori presi con il giallo vanno bene per avere quel brividino di dominio e controllo. Peccato che tutto finisca una volta scesi dall’automobile.

Pedoni e ciclisti diventano i deboli della situazione e ne pagano le conseguenze.

Non è una difesa a spada tratta delle due categorie. Sia i pedoni sia i ciclisti possono sbagliare e creare situazioni di pericolo, ma proprio in queste occasioni il forte dovrebbe mostrarsi forte proprio nel modo in cui tratta i deboli.

Dal mio punto di vista il ciclista però è da rispettare perché:
– sta compiendo un’attività fisica e potrebbe essere poco lucido
– potrebbe avere qualche problema causato dalle condizioni della strada e meteo
– sta però facendo un favore a tutti gli automobilisti non occupando la strada con un’altra automobile
– sta facendo un favore a questa ed alle prossime generazioni non utilizzando petrolio e non inquinando

Non è la possibilità di correre in auto o moto da una parte all’altra che ha migliorato la nostra vita anzi l’ha probabilmente peggiorata.

L’opzione è diventata regola ed imposizione. La gente corre per portare i bambini a scuola, corre poi in ufficio, corre da una parte all’altra. Non ci si può più permettere di rallentare.

Chi sta scegliendo di lasciare a casa l’automobile e di andare in bicicletta o a piedi nel suo quotidiano sta compiendo un sacrificio, ma sta facendo un favore a tutti rendendo le città più vivibili ed esplorando nuovi stili di vita in una società che per forza di cose sta cambiando.

P.s.
Ovviamente parteciperò alla manifestazione Salvaciclisti che si terrà a Roma sabato 28 aprile.

P.p.s
Ecco alcuni degli incidenti classici. Fonte: http://www.bicycling.com/training-nutrition/injury-prevention/ride-smart

P.p.s.
Cercando risorse su internet sulla convivenza tra automobili e biciclette sono finito al solito in Canada, a Vancouver.
Proprio mi sono reso conto alcuni anni fa di come un altro stile di vita è possibile.
Sul sito http://www.bikesense.bc.ca ho trovato un manuale che hanno pubblicato “The British Columbia bicycle operator’s manuale: a guide to the rules of the road, bike handling, traffic skills and the enjoyment of cyclinf for life”


3 Comments


  1. Non hai idea in Cina di quale sia la situazione sia dei pedoni che dei ciclisti. A Pechino sembra di stare all’interno di un gioco della Nintendo con Super Mario che cerca di evitare gli ostacoli (che in questo caso variano dai carretti che trasportano di tutto, dalle buste di plastica ai tronchi di albero o alle lamine di acciaio, ai bus e macchinoni che passano sulle piste ciclabili o gli stessi pedoni che attraversano senza guardare la strada). Qui andare in bici non e’ piu’ un passatempo o una comodità quanto una necessità che però cozza con il desiderio di sopravvivenza:)

  2. guarda, il primo maggio sono caduta dalla bici (spaventandomi parecchio e facendomi anche un po’ male) frenando di botto sul bagnato, per evitare di investire un’intera famiglia (pure prolifica) che passeggiava in schieramento compatto sulla pista ciclabile. nuove riflessioni:
    - i pedoni non sono sempre vittime, possono essere un pericolo per il ciclista, al pari delle macchine.
    - se le auto hanno una certa percezione del ciclista (visto magari come una rottura di palle su ruote), i pedoni non hanno proprio la minima percezione dell’esistenza delle bici.
    - le piste ciclabili pitturate di rosso sono scivolose, quando piove diventano trappole letali.
    - i percorsi promiscui pedoni/bici sono un azzardo.

  3. Concordo, ed aggiungo che i pedoni cinesi sono pure peggio:))

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