Goreme –> Istanbul (17 agosto)

Nottata di relax. Mi ricordo solo che all`ostello sono arrivati un gruppo di ragazzi italiani che si sono messi nello spazio comune a leggere. Un ragazzo leggeva ad alta voce un libro. Nella mia ignoranza ammetto di non aver mai sentito questa storia ma e` stato bello addormentarmi con la favola della buona notte. La storia (sono arrivato a meta’ del racconto) parla di un uomo che si mette a fare il cane dei pompieri. Racconta della sua metamorfosi fino a quando viene pensionato, la moglie lo lascia per il nuovo cane dei pompieri e poi alla fine viene soppresso.
Non proprio un lieto fine ma dormo poi benissimo. Oggi mi faccio un tour. Ho prenotato ieri sera. Il mio braccino corto ha sganciato ben 35 lire turche ma volevo vedere alcuni posti prima di partire e non sarei stato in grado di raggiungerli da solo. Prendo il pulmone e via. Dopo una sosta con veduta panoramica di Goreme voliamo dritti a Kaymakli una citta’ sotterranea di 6 livelli scavata alcune migliaia di anni fa dai “primitivi” che l’abitavano. Avevano pensato a tutto. Meccanismi di difesa, scorte per 6 mesisenza dover uscire in un superfice, pozzi d`aria e addirittura un frigidarium (una stanza fredda). I cunicoli sono stretti e angusti. Un sali e scendi che ti confonde. Tappa successiva la valle di Ihlara una gola con fiume dove la natura cresce rigogliosa. Qui abitavano dei monaci bizantini. Pranzo lungo il fiume e poi una dimostrazione della lavorazione della pietra. Faccio amicizia con una famiglia neozelandese padre madre due figlie e amico al seguito. Kiwi i love you.
Ritorno al batticuore. L’autobus ritarda e arrivo alle 19.40 di nuovo a Goreme. Il mio notturno per Goreme parte alle 20.30. Schizzo all’ostello Shoestring a recuperare lo zaino e a darmi una lavat. Non penso che sara’ una serata di grandi conquiste ma almeno una botta all’ascella prima di partire vorrei darla. Un saluto all’ostello cavernoso e vado verso l’otogar. Cena con un ottimo kebap senza cipolle per 1 lira e sono pronto a coricarmi. Nuovo autobus. Compagnia Nevsehir. Sono abbastanza fortunato. Stavolta vicino a me c’e’ l’uomo forzuto…su due sedili di spalle io e lui non ci stiamo. Davanti famigliola di 4 persone su due sedili. I bimbi dormono sdraiati sotto i sedili. Ogni tanto ne acciacco qualcheduno. Sull’altro lato 1 sedile dietro padre e figlio tedeschi di 13 anni. Er pupo dalle ore 2 di notte inizia a vomitare. Si ferma alle porte di Istanbul 5 ore dopo. Fortunatamente c’era l’aria condizionata sul bus… ma come riaprivo gli occhi sentivo il famigliare puke (parola inglese onomatopeica adatta proprio alla situazione)alle mie spalle….
Alla fine riesco pure



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