Durante le mie gitarelle in Lituania (foto Vilnius, foto Lituania) una delle cose che mi ha colpito molto dal punto di vista gastronomico sono state le Cepelinai. Si tratta di un piatto non proprio leggero visto che negli ingredienti ci sono lardo, panna acida e cipolla ma molto buono. In pratica si prendono delle patate parzialmente bollite, si tritano, si riempiono di lardo e carne, si finiscono di bollire e poi si serve il tutto in un lago di panna acida. Ovviamente il tutto deve essere rigorosamente accompagnato da un paio di boccali di birra per mandare giù il delicato composto. Una ragazza che ho conosciuto a Kaunas mi ha anche spiegato passo passo il rituale religioso per produrli ma ovviamente me lo sono scordato. Il segreto comunque è nell’amido delle patate che permette di creare un impasto di carne e patate che resiste poi alla seconda bollitura. Ho provato a casa a ricucinarle ma i risultati non sono stati proprio da raccontare.
La ricetta
La pasta:
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1 kg di patate crude e sbucciate
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4 grandi patate cotte al vapore e sbucciate
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sale
La farcitura:
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300 gr di carne macinata
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1 cipolla
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sale, pepe, maggiorana
La salsa:
- 75 gr di lardo
- 1 cipolla
- 4 cucchiai di panna fresca acida
- sale, pepe
Preparazione:
Tagliare finemente le patate crude e schiacciare quelle cotte per fare un purée. Mettere l’impasto in una insalatiera e salare. Fare soffriggere le cipolle in una padella e poi, in un’altra insalatiera, aggiungerle alla carne macinata. Impastare con sale, pepe e maggiorana. Scaldare dell’acqua salata in una grande casseruola. Prendere una bella manciata dell’impasto di patate, appiattirlo e riempirlo per lungo con la farcitura di carne macinata. Avvolgere la farcitura in modo da formare un grande limone allungato. Procedere allo stesso modo con il resto dell’impasto di patate e della farcitura e fare cuocere i Ceppelinai dai 25 ai 30 minuti. Per la salsa fare rosolare le cipolle e il lardo in una padella, aggiungere la panna acida, il sale e il pepe.
C’è qualcosa di sbagliato in questa ricetta..
Questa è +o- la ricetta che mi ha dato un’amica lituana… se ne hai un’altra passa pure che aggiungo