Budapest –> Brasov (18:20–>06.11)

Durante la mattina sono andato con molta calma alle terme Gellert ed al mercato in fondo a Vaci ucta. Al mercato ho dato solo uno sguardo perchè avevo in preventivo di farci un salto a pranzo. Alle Gellert ho incontrato Paul il francese che sta nella mia stanza. Non sono grandi come le terme Szechenyi ma sono molto belle anche se costose. Gli interni sono arabeggianti. All’interno c’è una separazione tra zona maschile e femminile. Esistono anche delle piscine ambosessi ma sono quelle all’aperto più recenti. Io me ne sono stato con il mio costumino mentre i veri ungheresi vanno in giro nudi con una parannanza aperta davanti e tappata dietro o il contrario a seconda delle esigenze….

Per pranzo goulash su un mare di patate. Inizio ad essere stanco e avrei bisogno di un riposino ma sto Paul nn demorde. alla fine melo scrollo dai piedi emi vado a fare una pennica in ostello. Mi muovo con calma tanto con la metro sono 4 stazioni fino alla stazione dei treni. Peccato che scopro che quel tratto di metro è chiuso….Terrore allo stato puro…Mo che faccio ? Ala fine scopro che l’organizzatissimo sistema ferroviario ungherese ha predisposto un servizio navetta sostitutivo. Arrivo alla fine alla stazione e inizio a cercare un po’ di cibo per il lungo viaggio. Alla fine prendo 1l d’acqua due tavolette ai cerealie un panino (speriamo bene) con due polpette di carne e peperoni crudi. Nn è proprio il classico pasto leggero da viaggio ma non vedo altra roba da comprare…Agguanto alla fine il mio treno. Mi trovo nel vagone con una ragazza rumena che abita poco dopoil confine con l’Ungheria. Rientra or ora dalla Scozia….gli argomenti di conversazione non mancano. Sta leggendo un libro sulle massime di Marco Aurelio. Si occupa di architettura, ha 22 anni ed è molto triste a rientrare in Romania. Mi dice di stare molto attento perchè pare che su questo treno rubino la notte con lo spray per addormentare. Mi offre in baratto il suo double ice coffee della Nestle per una delle mie barrette energetiche . Molto simpatica. Facciamo due chiacchiere lungo il percorso. Prima di lasciarmi si racomanda con il controllore ubriaco che ogni tanto passa di stare attento a me. Il tizio mi squadra e sbofonchia qualcosa di rassicurante…ora si che sono tranquillo. Sono stanco. Contro i suggerimenti della ragazza cerco di dormire. Invento una nuova tecnica ovvero il famoso piede sulla porta. In pratica mi incastro in orizzontale appoggiando un piede sulla porta. Se qualcuno dovesse tentare di aprire lo scompartimento me ne dovrei accorgere..Funziona per circa 5 volte ovvero ogni volta che mi vengono a controllare i biglietti in due ore. Alle 3 poi mi tocca svegliarmi definitivamente. Entra una famiglia rumena: padre, madre e figlia. Si fa conversazione in uno pseudo linguaggio italo rumeno. Sono tutti contenti di parlare con un italiano. Padre burbero ma simpatico. Alla fine discutiamo anche del percorso che ho ipotizzato. Alla fine stremato arrivo a Brasov. E’ mattina presto, piove e sono a pezzi


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