Dalla Dittatura alla Democrazia
June 4, 2007  |  Stuff

I discorsi sullo spionaggio e i complotti mi hanno sempre interessato. Ieri sera Report su Rai3 si è superata mandando in onda un pezzo interessantissimo di Manon Loizeau su come la democrazia viene esportata nei paesi della ex unione sovietica.
Le varie rivoluzioni ( delle rose, arancione e dei tulipani) che si sono susseguite in Serbia, Georgia Ucraina e Kirghizstan (e chi lo conosceva ?) sono ricondotte ad una matrice comune americana. Ex militari americani che lavorano in fondazioni private (Albert Einstein Institute, Freedom House, Arlington Institute etc..) hanno ispirato, diretto e finanziato gli studenti di tutti questi paesi verso la rivolta. Si presentano normalmente alcuni mesi prima delle elezioni politiche in un paese ed usano gli studenti come ariete per far crollare un regime. C’è una specie di vademecum della rivoluzione usato di volta in volta. Si chiama “From Dictatorship to Democracy” di Gene Sharp, viene distribuito alle forze di opposizione e spiega tutti i trucchi per una buona rivoluzione. Vien da se che una volta caduta la dittatura il nuovo governo è simpatizzante americano. Tanto per far capire come la cosa sia seria e temuta dalla Russia, il Cremlino ha istituito un ministero per la controrivoluzione ed ha bloccato tutti finanziamenti dall’estero verso organizzazioni politiche…

Altre fonti:
Film:Bringing Down A Dictator la storia di come Milosevic venne deposto. Sono interessanti le lingue in cui è stato tradotto: Arabic, Burmese, English, Farsi, French, Indonesian, Mandarin, Russian, and Spanish
Articolo:The new Gladio in action? Ukrainian postmodern coup completes testing of new template
Film:Orange revolution sulla rivolta in Ucraina


2 Comments


  1. bene bene, quando mi metti in mezzo la serbia non posso non intromettermi!
    uno degli argomenti meno conosciuti, che disconoscevo infatti, ma di cui la serbian girl mi ha infarinato da tempo, per cui sono in grado di scrivere qualcosa, seppur a mozzichi (per la serie: vediamo che mi ricordo di quella sera quando mi raccontava tra una cosa e l’altra……. ihih).

    quello che successe a belgrado dopo i bombardamenti ancora non l’ho capito bene, intendo non a livello di cronaca ma a livello di magagne, segreti, verità nascoste, xche la verità sta sempre nel mezzo ed in questo periodo ascolto troppe campane di parte per farmi un’idea pulita.

    Ma quello che ho capito di sicuro è che all’epoca clinton ha permesso ai serbi di odiarli a fondo gli americani, sia per i bombardamenti in sé (seppur mirati e non ai civili… su questo punto la verità la cambiano un po’ i belgradesi) e sia per l’orgoglio nazionalista che li porta in parte a giustificare milosevic (un po come me con lillo foti e la reggina, so che ha commesso piccoli brogli ma è pur sempre un reggino purosangue like me!). Non credevo a questa cosa del nazionalismo serbo, finché non l’ho sperimentata coi miei occhi e orecchie: son proprio sciovinisti!

    Premesso questo (che credo sia importante per discernere queste rivoluzioni (rose, rosine etc) in serbia paragonate con altri popoli), sapevo che queste rivoluzioni erano incentrate per lo piu a smascherare i brogli elettorali, visto che in questi paesi sono all’ordine del giorno. In pratica, si da possibilità al popolo “indifeso” di protestare di fronte ai brogli del potere. Dato che furono organizzate e volute dagli americani, servivano per far acquistare simpatia agli americani stessi.

    Difatti cosi fecero con milosevic con l’Otpor. Accadde che:
    - da li partirono altri paesi a tentare di fare altrettanto, seguendo il pseudo-esempio della serbia (quando in realtà fecero tutto gli americani, con le associazioni che hai citato, inclusa una del segretario di stato di clinton, la albright… ma non ci giurerei, fonti di parte)
    - ma soprattutto soprattutto soprattutto da lì si capì che agli americani non interessava tanto rendere pulite le elezioni, ma solo far crollare, col beneplacito del popolo, miloseviczczc!!

    Il manuale di Sharp è proprio quello che hanno usato a Belgrado, great!

    L’idea che mi son fatto io della Serbia, sempre in base a come mi vengono dette le cose, è che cmq non hanno effetto sempre queste rivoluzioni, anzi negli ultimi anni (ultima volta, meno di due mesi fa… bussa, mani ai capelli: “teoooo, è crollato ancooora!”) in serbia crollò di nuovo il governo (crolla praticam ogni anno) per brogli, ormai lo sanno pure loro, e sanno che non possono farci nulla, stanno veramente a pezzi insomma.

    Oddio, sono stato lungo, ma la politica zerba alletta.
    Adesso un po di anti-serbismo ironico: “Najalost ja ni sam Serbim, ja sam Italian” (purtroppo non sono serbo, sono italiano!)

    ps: riguardo il Kirghizstan per ora non andarci, si parla di disordini qui ihihi http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?kyrgyzstan

    ma se leggi qui partirai subito, sicuroooo
    http://www.travellersociety.it/content.php?type=diari&id=33

    pps: cambierei il titolo al post, lo chiamerei “Più forte delle bombe…” aaaaah sono popo un giornalista…
    fallito.

  2. Bravo Mister T mi piace il tuo contributo da cronista d’assalto.
    Riguardo il discorso della Serbia e della sua instabilità temo che la colpa sia ancora degli americani..
    Le tecniche sporche usate per far cadere il governo vengono ora usate da maggioranza e opposizione di continuo..
    Casualmente anche in Ucraina si stanno scannando di nuovo. Ognuno urla ai brogli ed al colpo di stato. Un po’ come la destra da noi…

    Per quanto riguarda Kirghizistan la prima cosa che ho fatto è proprio andare a vedere http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?kyrgyzstan
    . Mi piacciono le esplorazioni in posti + o – sconosciuti. Basta con queste vacanzine alpitour facili facili…

    http://dlg.atspace.com/photopages/trip2005_kyrgyzstan.htm
    http://www.ecotour.kg/en/photos/

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