Goreme (16 agosto)
August 19, 2006  |  Turchia, Viaggi  |  , , , ,

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Arrivo insonnolito ma tonico. Gia’ a diversi chilometri da Goreme inizio a vedere le tipiche formazioni rocciose della Cappadocia ovvero bizzarre strutture anche quasi a forma di fungo. Tutto e’ causato dalla sovrapposizione di strati diversi di roccia. Quello inferiore poroso e’ di tufo e viene modellato dagli elementi. Quello superiore invece di pietra dura rimane pressoche inalterato e comprime quello inferiore.
Al mio arrivo vedo tutto intorno a me tante mongolfiere. Uno dei tour che vanno per la maggiore qui e’ vedere all’alba le strane formazioni rocciose della cappadocia da una mongolfiera. Molto spettacolari. Cmq arrivato all’otogar inforco lo zaino e mi incammino verso un ostello chiamato Shoestring.
Lungo la strada incontro e faccio colazioni con una simpatica coppia di Firenze arrivata anche lei prestino e in attesa di altri amici che stanno arrivando da Istanbul. Hanno intenzione di affittare una macchina… magari riesco a scoccare un passaggio :D
L’ostello me lo ha consigliato Sam la ragazza coreana che ha trascorso qui qualche giorno. Ci sono molte stanze scavate nella pietra ma non ci sono stanze nei camini delle fate (sono cosi’ chiamate le strutture a fungo). Trovo una stanza ma devo aspettare che gli attuali occupanti facciano il checkout e visto che sono le 6.30 l’attesa puo; essere lunga. Leggo un po’ di materiale informativo che trovo all’ostello ma ad un certo punto mi rompo. Lascio lo zaino e mi dirigo verso il museo all’aperto di Goreme. Qui ci sono tante abitazioni scavate migliaia di anni fa. Ci sono anche molte chiese cristiane con affreschi. Veramente impressionante. Le foto spero che lo dimostreranno. Ho fatto bene a venire presto a visitarlo perche’ il caldo e le frotte di pullman per turisti iniziano a pesare. Torno all’ostello e mi faccio un tuffo nella piscina dell’ostello. La mia caverna e’ pronta. Fuori 40 gradi dentro 24. Il clima ideale per una pennica e infatti mi risveglio 2 ore dopo. Qui a Goreme ci sono molti trails da fare a piedi. Il walking tour organizzato dall’ostello salta quindi mi arrangio da solo. Rimedio una mappa, sistemo il mio cappello da pescatore, mi metto la crema solare come solo io so fare e parto. Torno alla fine 5 ore dopo verso le 7 dopo aver macinato tanti chilometri ed aver incontrato lungo la strada solo un ragazzo di Chicago. La valle delle spade, la valle rossa, la valle delle rose…. una dopo l’altra le vedo tutte. I piedi piangono e riesco a malapena a tornare all’ostello e rituffarmi in piscina per togliermi un po’ della polvere che ho accumulato. Per quanto ero stanco manco mi ricordo con cosa ho cenato. Mi ricordo solo una grossa Pide, una specie di focaccia, che accompagnava il pasto.


3 Comments


  1. Wei..,
    ma a leggere i tuoi post me viene na fame:)) Senti, perchè non scrivi una guida culinaria??
    Quando torni in Italia?

  2. Sinceramente preferisco mangiare piuttosto che scrivere :D
    Il 22 torno a Roma. Che si dice a Hong Kong ? Ancora uragani ?

  3. hehe.. e ce lo credo, che te piace più magnà;)
    Qui a Hong Kong (a Lamma per la precisione) fa un caldo boiazzo, nonostante qualche tifone passeggero che spazza via alberi e allaga villaggi..Io mi godo tutto lo spettacolo dalla mia casetta dove ozio, dato che ho la caviglia scassata..

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